Procida, isola de Re: splendori e crisi di un sito reale nel regno di Napoli tra XVIII e XIX secolo
Palabras clave:
Procida, Sito Reale, caccia, paesaggio, architettura del SetecentoDerechos de autor 2022 Salvatore Di Liello
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Resumen
Antico possedimento dei da Procida e poi dei Cossa, Procida fu feudo dei d’Avalos tra il 1504 e il 1734, anno in cui rientrò nei beni della corona borbonica che inaugurò nell’isola l’amministrazione dei Siti Reali, presto estesa a molti territori del regno di Napoli. Se la retorica dell’isola del re è stata al centro di studi, meno note sono le vicende del Sito Reale di Procida successive ai fasti dell’età borbonica (1734-1806). Mentre le numerose Caccette, almeno durante l’Ottocento, conservarono i caratteri architettonici e paesaggistici, diverso fu il destino del palazzo reale di Procida, un’idea vagheggiata per alcuni decenni, ma che non trovò seguito nel futuro del Sito Reale, a cominciare dai primi anni del XIX secolo.
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Abbreviazioni fonti di archivio:
ASMAP: Archivio San Michele Arcangelo, Procida.
ASN: Archivio di Stato, Napoli.
BNN: Biblioteca Nazionale, Napoli
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